Francesco Chiaravalloti
domenica 3 giugno 2007
Torino ringrazia i suoi atleti.
Lunedì 4 giugno, il Rettore, prof. Pietro Teggi, incontrerà gli alunni della Scuola secondaria e del Liceo che, partecipanti alle “Convittiadi 2007”, hanno ottenuto un lusinghiero successo, piazzandosi al primo posto nel medagliere, precedendo i “padroni di casa” di Cividale ed Udine. Saranno presenti anche le ragazze del calcio femminile, finaliste nazionali della “Fuoriclasse Cup”, tenutasi a Rimini. La festa è stata organizzata per ringraziare i ragazzi e le ragazze, dare loro un saluto prima delle vacanze estive, ribadire ancora una volta : “We are the champions” e brindare a futuri successi non solo sportivi… I ragazzi della compagnia teatrale del Liceo Classico Europeo del Convitto “Umberto I” di Torino, hanno accolto la richiesta di diversi “colleghi” di altri Convitti ed Educandati di poter assistere alla rappresentazione de “Il fantasma dell’Opera”, lavoro presentato con successo a Lignano. Il 6 giugno p. v., si esibiranno a Torino in due repliche (ore 9.00 e ore 11.00), presenti gli alunni del Convitto Regionale “F. Chabod” di Aosta, dell’Educandato Statale “Emanuela Setti Carraro” di Milano e dell’Istituto per Sordi di Torino. Con la ripresa del nuovo anno scolastico, non è escluso che il lavoro verrà portato in “tournèe” presso altri Istituti che ne hanno fatto richiesta. Anche i ragazzi della Scuola Media, dopo gli attestati di simpatia (e di solidarietà…) ottenuti a Lignano, hanno registrato il loro spettacolo su CD, messo a disposizione di chi ne farà richiesta: gli eventuali introiti saranno destinati ad opere di beneficenza. (F. Ch.) P. S. “Onore, gloria e merito” a Giancarlo e ai suoi collaboratori per la riuscita organizzazione delle “Convittiadi 2007” , ma bisogna aggiungere che la ricostruzione storica fatta sul sito pecca di qualche omissione…. A tale proposito preme precisare che il sottoscritto era stato incaricato dall’Associazione (in una riunione del Direttivo a Venezia, due anni fa) a vagliare l’ipotesi di riprendere il vecchio progetto di “Scuola – Arte e Sport” e verificarne la fattibilità : cosa da me fatta nei vari incontri che l’anno scorso ho avuto in diversi Convitti (Genova, Reggio Calabria, Prato, Campobasso, Verona ecc.). Ho, di conseguenza, presentato le favorevoli impressioni dei colleghi di 35 Istituti, in un incontro tenuto a Torino lo scorso mese di giugno, presenti le colleghe Lucia Arnese (Montagnana), Lorena Capone (Verona), il collega Carlo Brussich (Sondrio) ed alcuni educatori del mio Convitto. Dopo due giorni di lavori, abbiamo tirato le conclusioni, elaborando un progetto alla nostra “portata”, tenendo presenti la mancanza di fondi e la difficoltà di trovare una sede adatta ad ospitare centinaia di ragazzi. Nonostante tutto abbiamo elaborato un progetto ed individuate le discipline, stilando i relativi regolamenti, sperando anche nelle promesse di finanziamento dell’Associazione. Il tutto è stato presentato in un Direttivo e, in seguito, egregiamente elaborato dal collega Giancarlo e presentato nel seminario degli educatori di Parma ed in quello dei Rettori a Venezia (sono stato io a farlo). Con tutto ciò non voglio togliere alcun merito al collega che, avvalendosi di una struttura eccezionale quale Lignano, ha – lo ripeterò sempre – organizzato dei giochi veramente impareggiabili ed all’altezza della fama dei nostri Istituti. Ho tenuto a precisare quanto sopra per la riconoscenza che si deve a quei colleghi e colleghe che alla rinascita del vecchio progetto hanno lavorato con passione e molta dedizione, dedicando tanto tempo al di fuori dei propri impegni di lavoro.
Federica.
Tra le tante ragazze presenti a Lignano, una in particolare ha attirato su di sé grande attenzione e non solo perché ha vinto due medaglie d’oro nel nuoto (50 m. stile libero e 50 m. dorso) nella categoria “Small”, ma soprattutto perché protagonista di importanti eventi sportivi vissuti a Torino lo scorso anno…
Federica Varone è stata intervistata a proposito da Maria Luisa Mancini, studentessa del Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Roma, addetto stampa della manifestazione, nonché fresca vincitrice del premio di poesia “Sentimenti di cittadinanza europea”, svoltosi a Torino. (F. Ch.)
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Federica Varone, giovane e promettente atleta e studentessa del Convitto Nazionale “Umberto I” di Torino ha potuto sperimentare l’orgoglio di impugnare, seppur per poco tempo, la fiamma olimpica delle Olimpiadi invernali del 2006 e delle Universiadi, tenutesi entrambe a Torino.
Cosa ti ha spinto a intraprendere il ruolo di tedofora ?
Sono sempre stata un’appassionata di sport, e in particolare delle Olimpiadi, a cui mi piacerebbe, un giorno, partecipare.
Come sei venuta a conoscenza di un possibile ruolo di tedofora?
La mia scuola ha partecipato a un concorso tramite Internet: ogni scuola interessata doveva inviare un disegno inerente le Olimpiadi e a due persone della scuola vincitrice sarebbe stato permesso di portare per un tratto di strada la mitica fiamma olimpica delle Olimpiadi invernali. Il mio Convitto è arrivato al primo posto e il mio educatore di ginnastica, che si è occupato di tutto, ha scelto me come tedofora!
Oltre alle Olimpiadi invernali hai partecipato anche ad altre attività olimpiche ?
Sì, ho portato la fiamma anche durante le Universiadi, le competizioni tra studenti universitari di tutto il mondo.
Cosa hai provato mentre tenevi in mano la torcia olimpica ?
Soprattutto tantissima emozione, ma anche un grande senso di responsabilità. Non mi sembrava vero di portare finalmente in mano la mitica fiamma!
Dal momento che ti interessi molto ai giochi olimpici, sarai sicuramente una grande atleta! Quali sport fai e quali hai fatto in precedenza ?
Fino a qualche anno fa facevo pallavolo e danza; adesso invece faccio nuoto a livello agonistico e ogni fine settimana partecipo a delle manifestazioni ciclistiche.
E alle Convittiadi in quali sport ti stai cimentando ?
Faccio nuoto e alle gare di oggi sono arrivata prima della mia categoria.
Un tuo sogno nel cassetto ?
Sicuramente concorrere ai giochi olimpici: è sempre stato il mio sogno e ottenere il ruolo di tedofora è stato senz’altro un buon inizio. Mi piacerebbe cimentarmi soprattutto nella pallavolo o in qualche disciplina dell’atletica leggera.
Come dovrebbe essere un bravo tedoforo ?
Dovrebbe avere soprattutto un grande amore per lo sport, ma dovrebbe anche possedere un buon carattere: non può essere un bravo tedoforo se si è egoista o ingiusto con gli altri.
C’è qualcosa che vorresti dire a tutti quelli che aspirano a diventare tedofori ?
Sì, vorrei dirgli che è un’esperienza unica e indimenticabile che tutti quelli che amano lo sport dovrebbero sperimentare almeno una volta.
Maria Luisa Mancini
Convittiadi. Commenti.
A Lignano Sabbiadoro, alle Convittiadi, abbiamo partecipato a manifestazioni sportive e culturali a livello nazionale. La nostra permanenza si è prolungata dal 13 fino al 18 maggio 2007. Le attività che abbiamo praticato sono state: calcio a cinque, pallavolo, nuoto, scacchi, teatro e fotografia. La nostra partecipazione ha avuto buoni esiti in quattro diverse attività: scacchi, nuoto, calcio e fotografia. Oltre alle attività sportive siamo riusciti a trovare degli spazi liberi che abbiamo utilizzato per divertirci in spiaggia e all’acqua Giò. E’ stata un’esperienza utile e istruttiva e grazie e grazie alla quale abbiamo avuto modo di fare conoscenza con ragazzi di tutta Italia.
P.S. Forse non ci hanno detto proprio tutto.... Nella galleria fotografica continuano ad essere pubblicate le foto che giungono in redazione,
Continuate a visitarla!
Roberto Cazzanti
Gli atleti “small” dell’Educandato Uccellis di Udine
Lara, Filippo e Lorenzo
Lara, Filippo e Lorenzo
P.S. Forse non ci hanno detto proprio tutto.... Nella galleria fotografica continuano ad essere pubblicate le foto che giungono in redazione,
Continuate a visitarla!
Roberto Cazzanti
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